Galleria PG 003 - Parrocchia Sacro Cuore

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Galleria PG 003

Galleria Pastorale Giovanile

    Pazzi per Gesù: la pastorale giovanile sui passi di San Francesco e Santa Chiara
                                                                                   Articolo scritto da Camilla Maria Lecci

Sabato 25 Marzo tutta la pastorale giovanile si è avventurata nella gita Francescana ad Assisi. Molti erano già stati ad Assisi numerose volte, per altri, me compresa, era la prima. Questo piccolo articolo nasce dalla spinta di gioia Cristiana che ho provato giungendo per la prima volta in quel luogo magico. Gli animatori avevano preparato per noi un bellissimo foglio con delle linee guida da seguire per la preghiera, affinché non fosse una semplice gita la nostra, ma una scoperta o riscoperta per una fede forte, alla nostra chiamata individuale. Dentro il pullman abbiamo le recitato le lodi mattutine e ci siamo preparati attraverso il canto “Francesco Vai, ripara la mia casa!”, ignari del fatto che quella frase, quella spinta all’azione, al nostro impegno nel mondo, nella comunità, sarebbe stato il centro della nostra giornata. Le visite alle basiliche, Santa Chiara, San Francesco e Santa Maria degli Angeli sono state precedute da una breve spiegazione del luogo, per coloro che non avevano ancora ricevuto la Grazia di visitarli, e un breve spunto di riflessione. Noi giovani dunque, visitavamo le chiese divisi in gruppi, mano per mano con i più piccoli che erano travolti da tanta bellezza. Quello di cui io voglio scrivere sono state le emozioni provate lì, in quel luogo, città della pace. Una meraviglia non solo per la vista per gli immensi prati verdi e il sole che dava una luce tutta sua a quei luoghi santi, ma proprio l’emozione interiore di sentirsi chiamati, una profonda sensazione di benessere e di amore incondizionato che si respira ad ogni angolo. Tanti momenti toccanti, il pranzo al sacco tutti insieme immersi nella natura, ma soprattutto il momento di convivialità dopo una lunga camminata in silenzio a meditare. Nel pomeriggio le emozioni più forti, la catechesi riguardante i “Sì” di San Francesco e Santa Chiara, sull’amore di Dio per noi e perché agli occhi di Dio ognuno di noi è speciale, è chiamato a qualcosa, all’attualizzazione del messaggio Francescano, perché non tutti siamo scelti per vivere una vita in povertà assoluta, ma tutti siamo chiamati a realizzare la nostra Vocazione e siamo chiamati alla Gioia della vita Cristiana. Tutto Sabato era gioia, i sorrisi, i canti, tutti eravamo presi dall’euforia. Nel pomeriggio dopo aver visitato la Porziuncola, ci siamo recati in una piccola chiesa sotterranea, passando per un cortiletto in cui l’olfatto poteva trovare la sua pienezza investito di un profumo di rosa indimenticabile.
 
Dunque, tutti raccolti in preghiera, un frate ci ha parlati dell’importanza del Tau, simbolo Francescano per eccellenza, e ha benedetto i Tau che poi a fine giornata ci sarebbero stati consegnati intorno al collo come sigillo, non solo di quella giornata, ma del messaggio Francescano che una volta toccati i nostri cuori non ci avrebbe più lasciati. “Dio ci ama tanto così” disse il frate, spalancando le sue braccia, sorridendo, pieno di quella gioia negli occhi che è propria di chi è pazzo d’amore per Gesù. Un momento che mi ha emozionato tantissimo è stato nel primo pomeriggio prima di entrare nella Basilica di Santa Maria degli Angeli. Seduti all’ombra degli alberi sul prato, circondati dall’aria fresca, abbiamo intonato il canto tanto caro a S. Francesco, non solo cantato ma proprio sentito nel nostro profondo, quel canto unanime pieno di gioia e di energia è stato il cuore della nostra giornata, siamo tornati a casa con una consapevolezza diversa, e guardando fuori dal finestrino, durante il rientro a casa,  pensavo ad una frase che riecheggiava continuamente nella mia mente: “Perché il senso della Vita è cantare e lodarti, e perché la nostra vita, sia sempre una canzone!”.
 
 

Laudato sii, O mi Signore.  
 
                                    

 
 
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