Articolo 021 - Covid-19 Pastorale Giovanile
Clicca sulle immagini per ingrandirle
L’arte di essere presente, anche in pandemia
Articolo di Marisol Cabianca
A risentire maggiormente di questo clima quasi soffocante sono i nostri giovani che, si sa, si contraddistinguono per la loro carica e vitalità interiore, per il vigore e l’entusiasmo con cui esplodono nella Vita, e si trovano ora costretti tra quattro mura, lontani dalle loro amicizie, passioni, studi, luoghi di incontro e aggregazione. Tra questi ultimi sono da annoverare anche le Parrocchie, dove molti si impegnano personalmente, anche prestando il proprio servizio, nella Santa Messa, nella catechesi, negli incontri di Pastorale Giovanile. Molte sono state in questo periodo le confidenze che ho ricevuto da parte di ragazzi adolescenti circa la forte mancanza dell’Eucaristia, dello svolgimento delle loro piccole-grandi “missioni” nella liturgia o all’oratorio, dell’appuntamento del venerdì sera con il gruppo di appartenenza.
È rincuorante il fatto che risentano di questo digiuno e ciò dimostra come sia necessario dar loro sempre più spazio all’interno delle nostre comunità, valorizzando i tratti distintivi di ciascuno.
Non possiamo, pertanto, da educatori, rimanere impassibili di fronte a tale sentire: è nostra premura dargli voce, accompagnando i ragazzi a vivere questo periodo particolare con coraggio e speranza e continuando ad essere presenti “per” e “con” loro.
Dobbiamo impegnarci, ora più che mai, nella cura dei legami, con i mezzi che abbiamo a disposizione: il telefono, i social, il computer ci permettono di essere in contatto, se pur distanziato, con il mondo dei giovani. Continuiamo a stare connessi con loro, ad ascoltarli, a viverli, ad affiancarli nei problemi, a stimolarli nell’abbattere la solitudine e nell’eliminare la paura dell’altro, a consigliarli con la prossimità che siamo soliti avere quando trattiamo con loro. L’Amore non conosce distanze.
Condivido la testimonianza personale della Pastorale Giovanile della nostra Parrocchia Sacro Cuore di Gesù di Ladispoli (Rm) che non si è lasciata scoraggiare dall’arrivo impetuoso della pandemia ma ha reagito continuando i propri incontri, se pur adattati in una forma nuova, su portali online, quali Jeetsi Meet o Google Meet. Abbiamo proseguito la programmazione stabilita ad inizio anno, declinandone il contenuto secondo le nuove esigenze, in modo che i ragazzi potessero vivere uno stralcio di normalità e continuità in una situazione di tale emergenza. La nostra attenzione nel mantenere stabile la relazione con i ragazzi si è concretizzata nel garantire la nostra presenza e la forza del gruppo, al fine di non far permeare sentimenti di solitudine o abbandono.
È stato emozionante, se pur nuovo e diverso, ritrovare ogni venerdì i nostri volti amici dietro ad uno schermo, comunicarci la mancanza reciproca attraverso gli sguardi, i sorrisi e le voci, giungendo ad “abbracciarci” pronunciando parole di affetto e vicinanza!
Apice di questa insolita esperienza è stato ri-costruire la Settimana Santa, vivendo insieme alcuni momenti forti di preghiera, come la Veglia del Giovedì Santo e la Via Crucis del Venerdì, collegati anche in diretta facebook per essere uniti nel cuore con tutta la comunità. I ragazzi sono stati entusiasti di queste occasioni per loro uniche e toccanti, che li hanno aiutati a scoprire con maggiore intensità ed intimità il Mistero che stavamo celebrando.
Sappiamo che nulla può sostituire la gioia dell’incontro personale ma è altresì evidente come l’Amore trovi sempre le sue strade per farsi Presenza. Non fermiamoci: incoraggiamo i giovani alla preghiera, alla fiducia, alla ricerca del Bello e del Bene, anche laddove apparentemente non si vede.