Articolo 020 - Anniversario diacono Enzo
50 anni di servizio nel Matrimonio e
35 nel servizio della Chiesa
articolo del diacono Enzo Crialesi
Cinquanta anni sono una vita intera e ci vorrebbe un libro intero per parlarne, il nostro amore è nato nel lontano 1965 a Roma io avevo 22 anni e Luigia 16, dopo quattro anni di fidanzamento ci siamo sposati il 15 aprile 1970, dopo aver partecipato al corso fidanzati nella Parrocchia “Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo ai Giardinetti una borgata periferica di Roma sulla Via Casilina. Io lavoravo nelle Ferrovie dello Stato prima come macchinista portavo a quel tempo i mezzi più veloci: l’Arlecchino e il Settebello erano meravigliosi andavamo a 180 km/ora sulla Roma – Napoli. Nel 1974 nacque Gian Maria e nel 1976 Stefano; nel 1979 ho vinto un concorso come geometra sempre nelle FS in Liguria dove siamo stati dal 1979 al 1982, abitavamo a Lavagna in un grattacielo all’ottavo piano e si vedeva tutto il golfo del Tigullio, da Sestri Levante a Portofino un posto meraviglioso. Dopo esserci trasferiti a Roma, lavoravo al Ministero dei Trasporti come segretario tecnico di 1^ classe, nel 1983 siamo venuti ad abitare a Ladispoli, dove avevamo acquistato un appartamento con i risparmi che avevamo fatto e con l’aiuto dei miei genitori e delle mie sorelle. A Ladispoli frequentavamo la Parrocchia Beata vergine del Rosario, il cui Parroco era don Adriano e le domeniche frequentavamo la santa messa domenicale, qui i nostri due figli hanno ricevuto la Comunione nel 1985 e la Cresima nel 1987 dal Vescovo Mons. Diego Bona.
Nel 1985 io e Luigia abbiamo partecipato a una catechesi per famiglie del Cammino Neocatecumenale, richiesta da don Adriano Furgoni che allora era il Parroco del Rosario, è stata la svolta della nostra vita, abbiamo compreso con quella catechesi che il Signore Gesù ci chiamava a donare e servire con il nostro tempo libero non solo in famiglia ma anche nella Parrocchia del Rosario, come catechisti per i ragazzi che si preparavano per la Cresima. Con la formazione permanente ricevuta sia da don Adriano e i suoi collaboratori (don Italo Porro e don Paolo), che dal Cammino Neocatecumenale, abbiamo scoperto cosa significava aver ricevuto il Battesimo; un dono non da incorniciare, ma da mettere subito, con l’aiuto dello Spirito Santo, al servizio della Chiesa. Avevamo finalmente incontrato Gesù nella Chiesa, con la sua storia e quella dei suoi Santi. Ho frequentato la scuola Tisserant di Ladispoli dal 1985 al 1988, conseguendo il diploma che abilitava ai servizi nella Chiesa, nel 1988 mons. Diego Bona mi conferiva il ministero straordinario della Comunione e nel 1990 don Lino Fumagalli, allora direttore della scuola Tisserant, mi chiamava a partecipare e seguire il percorso formativo per il diaconato permanente che si apriva nella nostra Diocesi di Porto-Santa Rufina: Io non sapevo nemmeno cosa fosse il Diacono e cosa facesse nella Chiesa, ho accettato, condividendola con mia moglie Luigia anche nel servizio catechetico che facevamo in Parrocchia. Luigia è stata per me, non solo la moglie, ma anche il mio angelo custode a cui confidavo tutte le mi perplessità e i miei dubbi, lei mi rassicurava e mi rasserenava con i suoi continui consigli. Io operavo a tempo pieno e con lei servivamo la catechesi dei Battesimi. Quanta strada e quante celebrazioni, formazioni e responsabilità abbiamo condiviso insieme. Luigia, ha preso sulle spalle la responsabilità di seguire i nostri due figli, dato che io uscivo da casa per lavoro alle ore 7,30 e ritornavo alle 20,30. Uscivo dal lavoro e alle 15,30 frequentavo l’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Università Lateranense a San Giovanni fino alle 19,30, ritornando a casa alle 20,30. Sono stati 5 anni di sacrificio per entrambi, ma il Signore ci ha dato ogni giorno la grazia e la forza per portarli a termine insieme ai servizi che facevamo la sera in Parrocchia. Nel 1995, dopo 5 anni la matricola 3144 Enzo Crialesi ha conseguito il grado Accademico di “Magistero in Scienze Religiose”, presentando la Tesi “I Ministeri e Servizi Laicali nella Liturgia” con il Rettore Mons, Angelo Scola, il preside mons. Francesco Marinelli. Nel 1996, tramite don Adriano mons. Buocristiani, mi chiedeva se volevo servire la diocesi assumendo l’incarico di direttore Caritas Diocesano, avevo 52 anni era il mese di maggio, mi si chiedeva il tempo pieno e di andare in pensione, perché l’incarico era gravoso, a quel tempo andavamo in pensione a 62 anni. Ritornando a casa con tanti dubbi e perplessità, raccontai tutto a mia Luigia mostrandole le mie preoccupazioni, per una scelta così repentina di pensionamento, lei candidamente mi disse << come, ti stai preparando da 7 anni e ora che il Signore ti chiama, a un servizio nella chiesa, ti vengono tanti dubbi?>>. Penso che sia stata illuminata dallo Spirito Santo perché a me, subito, dopo le sue parole mi si è aperta la mente, ho avuto un senso di pace nel cuore e ho preso la decisione di andare in pensione per servire la mia Chiesa di Porto Santa Rufina. Feci due conti sugli anni che servivano per la pensione, con mio stupore rientravo nella legge di quel tempo, e non avrei avuto decurtazioni alla pensione, la legge prevedeva 52 anni compiuti e 36 anni 6 mesi e 1 giorno di contributi, avevo tutti i requisiti, perché avevo ricongiunto i periodi lavorativi da ragazzo con quelli della Ferrovia. Il 30 giugno del 1996 davo le dimissioni dalle Ferrovie e il 1° luglio del 1996 iniziavo il servizio di direttore Caritas Diocesano fino al 2004. Il nuovo Vescovo mons. Gino Reali quell’anno mi assegnava la direzione dell’Ufficio Migrantes, che conduco ancora oggi. Nel 1997 il 26 ottobre 1997 insieme a Pietro Saltarelli, Vincenzo di Stefano e Ivoneo Pietrobon siamo stati ordinati Diaconi da mons. Antonio Buocristiani. Io e Luigia in questo nuovo servizio ci siamo impegnati insieme, anche nella nuova parrocchia del Sacro Cuore di Gesù dove mons. Gino Reali mi aveva inviato. io ne servizio diocesano è con lei anche in quello parrocchiale con la catechesi ai fidanzati e ai Battesimi. È stata una lotta spirituale, sia per la nostra vita familiare che per quella Ecclesiale, con i sacramenti e la preghiera, non potevamo essere testimoni predicando il Vangelo, nella famiglia e nella Chiesa, senza questa lotta spirituale, contro la tristezza, contro l’amarezza, contro il pessimismo che ci venivano incontro, seminare l’amore non è facile è più facile raccogliere. Insieme abbiamo affrontato le prove dell’amore sponsale, familiare ed ecclesiale, con la grazia ricevuta dal Signore con il Battesimo, con la Confermazione e in particolare con l’Eucarestia. Nel nostro matrimonio ci siamo donati reciprocamente e completamente condividendo tutto, doni, rinunce e confidando nella provvidenza di Dio. La nostra famiglia è stata una piccola Chiesa, il luogo dove si impara, ad amare, a dialogare a condividere e dove le persone si sacrificano gli uni per gli altri, è questo il lavoro artigianale di Comunione che abbiamo fatto nel nostro matrimonio ogni giorno. Dare la vita, è aprire il cuore e prendersi cura della famiglia e del servizio agli altri nella Chiesa, è spendersi con tenerezza e amore, oggi con il nuovo servizio a tempo pieno a mia madre Anna che con i suoi 99 anni è venuta a vivere da noi, ha bisogno di tutto. Nella nostra vita coniugale ci sono state cose belle e cose meno belle, ma l’aiuto del Signore non è mai mancato e in questi 50 anni di matrimonio non ci siamo mai scoraggiati, ne è valsa la pena e nonostante l’impedimento ad uscire con Luigia il 15 aprile 2020 alle ore 12 siamo andati in Parrocchia del Sacro Cuore per ringraziare e rinnovare il nostro si davanti al Signore, nella Santa Messa presieduta da mons. Giovanni Righetti e concelebrata da don Benedetto e da don George eravamo in sei ma siamo stati felici del dono che ancora una volta il Signore ci ha dato.