Relazioni Ottavario Sacro Cuore 2021 - Parrocchia Sacro Cuore

Vai ai contenuti

Relazioni Ottavario Sacro Cuore 2021

Clicca qui per download articolo                                                                                        


RELAZIONE GRUPPO CATECHESI PER OTTAVARIO SACRO CUORE DI GESU’
 
 
L’anno pastorale che si sta per concludere, ci ha trovati coinvolti in un repentino adattamento a situazioni che mai avremmo pensato di incontrare.  L’uomo, per sua natura, ha necessità di relazionarsi con gli altri, sentire il contatto di una semplice stretta di mano o di un abbraccio, e non averlo potuto fare per diverso tempo ci ha tolto qualcosa di naturale. Se questo è difficile tra adulti maggiormente lo è verso un bambino o ragazzo che si incontra a catechismo.  
 
Tuttavia, dopo un momento di sconforto iniziale, la consapevolezza  del nostro ruolo di catechisti  per il quale abbiamo risposto “eccomi”, ha mandato via ogni dubbio e perplessità lasciando il posto a l’unico obiettivo importante: portare il Vangelo nel cuore dei bambini e ragazzi . Ci siamo adeguati a misure di ristrettezza davvero severe e per molto tempo la catechesi ha conosciuto strade di comunicazione diverse da quelle, considerate fino a quel momento, ovvie e naturali.  Un film di fantascienza dove però non si conosce tutta la trama.  Con l’evoluzione del tempo e sempre rispettando rigide norme di sicurezza, abbiamo potuto incontrarci di nuovo in presenza.  Che gioia! Ormai avevamo imparato e comunicare anche con gli occhi, e la mascherina protettiva non impediva di esternare le nostre emozioni. Si può affermare che le ristrettezze pandemiche ci hanno fatto sperimentare quanto l’essenzialità stava lasciando posto a pericolose infrastrutture. Abbiamo compreso che sentiamo il valore delle cose quando queste ci vengono a mancare, fosse solo un abbraccio, una stretta di mano, un viso sorridente o un’aula di catechismo stracolma di ragazzi.
 
Per il prossimo anno catechistico sicuramente faremo tesoro di queste esperienze, e cercheremo di far emergere la semplice essenzialità come strada sicura per portare il Vangelo nel cuore dei nostri ragazzi. E il Signore in questo  ci sosterrà.

Riflessione del gruppo catechesi, nata dall’analisi delle domande proposte.

 
Dopo un iniziale smarrimento dovuto alla grave crisi pandemica che stiamo vivendo e le conseguenti rigide ma giuste regole da rispettare la comunità pastorale ha da subito posto in essere una rinnovata programmazione pastorale attraverso l’utilizzo di tutte le risorse disponibili per mantenere viva la relazione tra le persone e con Dio.
 
In particolare nella catechesi si è cercato di mantenere vivo l’invito di Gesù “lasciate che i bambini vengano a me” attraverso tutte le strade possibili.
 
Nei momenti più critici ci siamo serviti di video chiamate, messaggi  whatsapp, incontri online cercando di non far mancare ai nostri bambini/ragazzi la nostra presenza e  di mantenere un dialogo più profondo anche le famiglia  coinvolgendole nelle attività proposte.  
 
Nei momenti più tranquilli, avendo possibilità di farlo, non abbiamo perso l’occasione di ritornare ad una catechesi in presenza, sempre nel rispetto dei protocolli e del distanziamento. Ritornare ad incontrarsi e a guardarsi negli occhi è stato davvero importante soprattutto con i bambini del primo anno di Comunione e Primo Anno cresima che non conoscevano i loro catechisti e viceversa. È stato importante per costruire e ritrovare quel clima di fiducia e di relazione necessari per ogni percorso educativo in particolare per un percorso di fede.
 
Le celebrazioni, sospese in un primo momento, sono state riprese a piccoli gruppi per queste vissute più intensamente con uno sguardo rivolto verso l’essenza del Sacramento che si stava ricevendo.
 
Nel percorso educativo di Fede,  ovvero nell’accompagnare i bambini alla Comunione  e alla Cresima è stato tralasciato il superfluo  e dato valore alla qualità e all’essenzialità , partendo dal Vangelo della domenica, per fare esperienza di comunione con Dio, con la sua parola e la storia di Salvezza, ma anche con la tutta la Comunità, per  aiutare i bambini e i ragazzi a conoscere e ad amare sempre di più il Signore Gesù accompagnandoli a un incontro personale con Lui, che è via al Padre, nello Spirito Santo.
 
Non sono mancati i momenti ludici sempre nel rispetto delle regole e del distanziamento che hanno permesso di riprendere o instaurare un rapporto di conoscenza reciproca e umana.
 
Dall’esperienza di questo periodo è emerso il desiderio di ritornare ad una vita relazionale senza perdere l’essenzialità che nasce dall’ascolto e dal vivere in comunione.
 



RELAZIONE CORISTI per ottavario Sacro Cuore 2021
La pandemia ha realizzato il desiderio inconfessato di molti: ha imbavagliato anche e soprattutto i coristi.
Nonostante tutto, abbiamo cercato di continuare il nostro servizio di animazione, grazie a litri di gel disinfettante, mascherine (anche doppie!) e testi dei canti dematerializzati proiettati sul muro o accessibili con il QR Code…
Anche per tutti noi, animatori musicali della parrocchia, questo è stato un periodo singolare e doloroso. Ci sono stati momenti in cui parole dei canti, come _È bello lodarti_, hanno fatto fatica a uscir fuori e non per colpa delle mascherine, ma ringraziando il Signore ora possiamo intravvedere un futuro più sereno.
Molti strumenti, quelli a fiato, sono ancora chiusi nelle loro custodie, in attesa che torni l’ora per farli risuonare, altri, invece, hanno fatto capolino: il sabato sera una schiera di piccoli percussionisti, armati di ovetti e triangoli, rendono più ritmati e partecipati i canti della messa.
Ringraziamo l’amore misericordioso del Signore, il suo Sacro Cuore, per aver potuto continuare a servire la comunità col nostro canto in modo sicuro e responsabile e per aver potuto contribuire, nel nostro piccolo e sotto la guida del nostro parroco, a costruire questo miglioramento.
Il coro dei ragazzi del sabato sera, Carlo, il coro della domenica mattina e Fabio, animatori delle messe dal primo mattino al tardo pomeriggio…
Clicca qui per download articolo

RELAZIONE CARITAS (OTTAVARIO SACRO CUORE 2021)
(Caritas, Centro di Ascolto ed Osservatorio Sociale)
La carità è una delle virtù teologali più alte e nobili che si possano sperimentare da noi volontari della caritas parrocchiale, ma anche una delle più difficili da mettere in pratica ogni giorno, distratti come siamo dal nostro “io”.
Come citato nelle Lettere di San Paolo – INNO ALLA CARITA’ - Corinzi 1 - Capitolo 13:  
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine……………
Dunque fra le virtù teologali: la fede, la speranza e la carità; la più grande è la carità!
Che Dio ci doni la carità per poterla elargire….
In questo periodo di pandemia non ci siamo dimenticati dei nostri fratelli e sorelle più bisognosi. Abbiamo ascoltato le tantissime persone che si sono rivolte a noi, rispondendo alle loro grida di aiuto e donando loro conforto e speranza, nonchè donando loro aiuti economici ed alimentari. Non ci siamo dimenticati di nessuno, mantenendo i contatti con loro, attraverso messaggi SMS, whatsapp, telefonate, ecc… In questo periodo l’Osservatorio Sociale non ha potuto svolgere il suo importantissimo compito, comunque messo in pratica dal Centro di Ascolto Parrocchiale. Ringraziamo tutti i parrocchiani che ci hanno “aiutato ad aiutare”, attraverso donazioni in denaro e di generi alimentari che hanno permesso di non far mancare nulla nelle case dei nostri assistiti.
Ora stiamo progettando la riapertura delle nostre attività, soprattutto dell’Osservatorio Sociale, con due prossimi eventi che verranno posti in essere sul tema della “POVERTA’ EDUCATIVA”, gettando un occhio a tutte le problematiche dei giovani sorte in questo periodo di pandemia.  Il primo di questi è per il 18 giugno alle ore 19.00.
Inoltre si ringraziano tutti i volontari che hanno collaborato con noi.

Relazione x ottavario Sacro Cuore Comitato Festa + MASCI + NDG

 
 
Nel tempo del coronavirus sono riemersi cambiamenti di vita radicali, e ciascuno di noi li ha vissuti in modi diversi: condizionati dalle esperienze interiori ed esteriori della nostra vita. Anche il gruppo del comitato Festa ha vissuto momenti di disorientamento, ma, la forza e la voglia di credere che “Andrà tutto bene” ha rafforzato ancora di più il gruppo, credendo nello spirito di condivisione e forza nell’unione, aspetti questi che hanno sempre contraddistinto questa realtà di gruppo.
 
 
Come per ogni altra singola realtà della nostra comunità parrocchiale, anche al gruppo dei Gentiluomini dell’Eucarestia è stata negata la funzione principale: fornire il loro devoto servizio, quello che li vede coinvolti nelle processioni o nelle celebrazioni liturgiche. Sono stati privati di quei pochi ma importanti momenti in cui il loro “SERVIZIO” alla comunità parrocchiale, li faceva sentire “UNITI”.
 
 
Il gruppo M.A.S.C.I. (Movimento Adulti ScoutCattolici Italiani), ha risentito fortemente della pandemia che ha anche colpito alcuni fratelli e sorelle; Ignazio e Carmelo sono tornati alla Casa del Padre.Non si sono però interrotti i contatti con e tra noi ed il gruppo N.D.G. (Noi Diversamente Giovani) che coordiniamo. Sia attraverso whatsapp che il telefono ci siamo sentiti uniti e confortati.Tra gli adulti scout si è usato la piattaforma di ZOOM per restare in contatto ed abbiamo continuato le nostre attività, sia sociali che catechetiche. Abbiamo capito l’importanza di non essere soli e quindi stiamo riprogrammando la futura ripresa di ogni nostra attività. Con l’aiuto della Provvidenza speriamo di continuare il nostro cammino
 
 
La speranza, quindi, non può se non essere quella che ne nascano nuovi motivi di riflessione sulle nostre umane fragilità, sui nostri limiti, sulle nostre sicurezze infrante, sulle nostre inutili ricchezze, ma anche sugli immensi valori di comunione, e di solidarietà.
 
 
Siamo convinti che insieme riusciremo a vincere anche questa battaglia, con spirito di sacrificio e comune senso di responsabilità e potremo tornare a stringerci in calorosi abbracci fortificanti, ad assaporare il sorriso che ora è nascosto dalla mascherina.
 

Gruppo Ministri Straordinari della Comunione - Lettori
 
 
“L’AMORE SPINGE A PASSARE DAL PERCHE’ AL PER CHI…”
 
(Papa Francesco)
 
 
Noi del gruppo dei Lettori e Ministri Straordinari della Comunione possiamo sicuramente affermare che in questo anno pastorale abbiamo avuto modo di incontrare diverse realtà ed accogliere varie richieste di preghiere che oggi, con piacere, condividiamo con voi.
 
 
In questo anno terribile in cui la pandemia l’ha fatta quasi da padrona, da parte nostra in diverse forme, non è mancata la vicinanza alle persone le quali, nel ricevere il dono dell’Eucarestia nel proprio luogo famigliare, ci hanno insegnato e ci insegnano che il Signore è sempre presente ed in modo particolare nei momenti di sofferenza e di solitudine.
 
 
Tuttavia a coloro che per prudenza preferivano non essere visitati a casa, siamo stati vicino a loro e ai loro familiari attraverso il telefono, creando così una sorta di “Pastorale Telefonica”, riuscendo in questo modo a non interrompere il rapporto di “COMUNIONE-CON” con loro, portando così un po’ di conforto, di compagnia e di coraggio. Questo ci ha permesso e ci permette di poter monitorare le varie situazioni specialmente là dove la solitudine è stata una realtà prevalente.
 
 
Possiamo chiederci allora se il mondo, nel tempo della pandemia, sia stato prudente. Forse no. Troppe voci a parlare sul coronavirus, poche orecchie ad ascoltare. Papa Francesco in un’omelia ha detto che:
 
L’Amore spinge a passare dal perché al per chi…
 
ed è stato il grande esercizio al quale siamo stati chiamati a fare per poter fare.
 
Infatti, in questa ottica, il servizio del Lettore e Ministro devono essere visti come un dono del Signore e pertanto un servizio per il prossimo e per la comunità e non come una gratificazione personale o un momento di gloria in cui l’io prevale sul noi.
 
Nonostante le varie limitazioni imposte abbiamo affrontato questo periodo con spirito di umiltà e di prudenza, facendoci messaggeri di Cristo mediante il servizio della Comunione agli infermi o della lettura della Parola Eterna, creando di conseguenza un’accoglienza e ricevendo allo stesso tempo un ascolto più consapevole.
 
Per poter fare, la PRUDENZA è stata la virtù che ha permesso lo svolgimento di ogni servizio. Infatti tra le virtù teologali la prudenza è la virtù che aiuta l’uomo a discernere il vero bene in ogni occasione e allo stesso tempo l’aiuta a scegliere i mezzi per compierlo.
 
 
In questo periodo di pandemia, un considerevole contributo è stato fornito dai giovani ministranti che con la loro disponibilità hanno aiutato e supportato la comunità attraverso varie forme di sevizio.
 
 
Di fondamentale importanza per noi, sono state la testimonianza e la guida offerte dal nostro parroco don Gianni, che con umiltà e prudenza ha perseverato, nel suo servizio di cura e accoglienza verso gli altri.
 
 
Confidiamo nello Spirito Santo affinché ci mostri le vie migliori per svolgere il servizio e proclamare la Sua Parola.

RELAZIONE GRUPPO FAMIGLIE – OTTAVARIO SACRO CUORE DI GESU’

In questa parrocchia dedicata al S. Cuore di Gesù a cui noi oggi portiamo omaggio, da anni è presente un gruppo famiglie, una vera risorsa ed una autentica palestra dove le coppie, ritrovandosi insieme, si arricchiscono nello scambio di esperienze personali e si formano nell’ascolto della Parola, favorendo così la maturazione di una fede adulta necessaria per far scoprire ai coniugi le loro potenzialità missionarie e i loro carismi.
Il gruppo, guidato da noi quattro....., è una presenza discreta sul territorio, una testimonianza di come in una coppia l’amore sia possibile per sempre (vantiamo tante coppie giovani ma tante altre con alle spalle oltre i 50 anni di matrimonio) e come un percorso di fede comune cementi amicizia, comunione fraterna, sostegno reciproco e vicinanza in caso di bisogno.
Un cammino di fede, compiuto insieme come coppia, è bello e straordinariamente fecondo per la persona, per la coppia e per la famiglia e non porta solo benefici all’interno delle mura domestiche, ma diventa risorsa per la comunità parrocchiale e per l’intera comunità sociale di appartenenza, vale a dire per amici, parenti, colleghi di lavoro e per altri.
I frutti spirituali che ne derivano aiutano nella vita quotidiana a fare scelte che non seguono acriticamente la logica del mondo ma si lasciano guidare dai valori evangelici, aiutano nell’educazione dei figli, sono un input a vivere le relazioni nella logica del perdono e della pace e non nella logica della rivalsa e dell’egoismo.
Il Gruppo ha dato e continua a dare testimonianza di vita concreta in cui la fede è stata l’unica ancora di salvezza in certe drammatiche situazioni o dare testimonianza diretta di come la fede abbia potuto aiutare ad accettare situazioni che diversamente avrebbero portato alla disperazione.
Ma questo particolare periodo di pandemia ci ha costretto a vivere nel rispetto delle norme antivirus, come il distanziamento sociale, l'impossibilità di incontrarci fisicamente ecc...cose che tutti abbiamo vissuto e in parte stiamo ancora vivendo, ma ciò seppur in maniera diversa e limitata non ci ha impedito di continuare a viverci.
«Grazie al nostro canale preferito di comunicazione "wathsapp" siamo comunque stati in contatto fra di noi quotidianamente, anche se solo con una semplice preghiera quotidiana, per scambiarci il buongiorno o gli auguri nei vari anniversari, compleanni ecc....soprattutto nella prima parte della pandemia  abbiamo ascoltato via facebook le celebrazioni e le riflessioni proposte dal nostro parroco, abbiamo comunque nel rispetto delle norme organizzato delle adorazioni o qualche momento di preghiera, ma purtroppo la paura del virus ha fatto da padrona e non tutti vi hanno partecipato.  
Questa tragica emergenza sanitaria è vero che tanto ci ha tolto e ha creato tanti problemi in tutti i settori compreso quello familiare, soprattutto incidendo sulle fragilità dei nostri figli adolescenti, però ci ha anche dato l’opportunità di riscoprire con maggiore evidenza la bellezza di essere piccola Chiesa domestica, una piccola comunità anche all'interno delle nostre mura,  che prega e che si sforza di annunciare con la propria vita quotidiana il Vangelo di Cristo».
Ora però se Dio ce lo vorrà concedere siamo pronti a tornare alla vita vera o meglio " normale ", attraverso il nostro consueto stile “familiare”, con  le nostre tante  attività parrocchiali, pieni di entusiasmo vogliamo tornare a coinvolgere coppie e famiglie, vogliamo riprendere ad incontrarci dal vivo a riabbracciarci a fare braciolate, feste, e soprattutto a  riparlare delle nostre relazioni di coppia, dei nostri figli, dwll'attualità ecc...ma sempre con al centro la Parola e il suo approfondimento, perché solo in essa si possono trovare risposte ai tanti interrogativi posti ogni giorno dalla vita.
Torna ai contenuti